Il design si ripropone nel tempo solo con qualche details più affine all’era contemporanea.

“Il buon design è visivamente potente, intellettualmente elegante e, soprattutto, senza tempo – Massimo Vignelli”.

Quella di Massimo Vignelli, potremmo quasi definirla una citazione “eclettica” poiché il design non persegue solo una “corrente artistica”, bensì spazia da uno stile allʼaltro riproponendosi nel tempo.

Avete mai notato come il design e la moda si ripropongono nei decenni e come si sono rinnovati? Avete mai notato come questi due settori siano complementari?

Oggi abbiamo deciso di portarvi indietro nel tempo; nel periodo vintage, kitsch, di ostentata esagerazione: stiamo parlando proprio degli anni ʻ50!

Questa epoca storica è stata presa nuovamente in considerazione, con qualche rivisitazione, solo negli ultimi anni correlando due momenti storici: gli anni ʻ50 del dopoguerra e gli anni dal 2020-2022 del post pandemia. Un marketing strategy quasi paradossale!

ESTETICA E FUNZIONALITÀ

“Riconoscere il bisogno è la condizione primaria del design – Charles Eames”

Lʼatmosfera casalinga anni ʻ50 si riflette nellʼattuale stile minimalismo retrò: un mix perfetto tra estetica e funzionalità; insomma una rivoluzione che si riflette nella vita quotidiana delle persone.

Se ci pensate, questa “rivoluzione” la troviamo anche nellʼepoca contemporanea; ogni individuo trascorre la maggior parte del tempo fuori casa (principalmente per lavoro). Il rientro nellʼambiente domestico pertanto necessita, oltre che di essenza estetica, di comodità, accoglienza e praticità.

In quegli anni invece, la praticità era legata all’invenzione di elettrodomestici; un aiuto decisamente apprezzato dalle donne casalinghe per le faccende domestiche.

FORME E COLORI

L’arredamento anni ʻ50, anche se legato a tradizioni più antiche, muta leggermente le sue forme e colori.

Lʼarredamento è armonioso, semplice, caratterizzato da linee sinuose, poliedriche e quasi prive di spigoli evidenti; mentre i colori variano da tonalità naturali (legno, bianco, beige) a sprazzi di colore più vivaci (come rosso rubino) e pastello (come verde salvia, giallo zafferano, blu, carta da zucchero, rosa). Un po’ come suggerisce la collezione accessori bagno Trenta Mood Collection e le maniglie colorate Mood.

COMPLEMENTI E ACCESSORI

Tra i vari complementi anni ʻ50, spiccano lampade da terra, madie e comodini con gambe a vista (legno o metallo cromato), tavolini da soggiorno rigorosamente bassi e gambe svasate, librerie con linee sottili e divani da linee avvolgenti e bombati solo per citarne alcuni.

Non mancano di certo gli accessori, specialmente in vimini, come ceste o poltrone. Oggi questo tipo di materiale lo troviamo specialmente per i cesti portabiancheria in stile boho oppure per le poltrone da terra o sospese da esterno e interno a forma “semi-sferica”.

RIVESTIMENTI

Se forme e colori, complementi e accessori vi sono sembrati al ridosso del kitsch, pensate ai rivestimenti: un mix di stravaganza e originalità!

Era rigorosamente dʼuso l’alternanza geometrica di piastrelle bianche e nere per pareti e pavimenti (specialmente in cucina) oppure anche lʼapplicazione di carta da parati (di facile applicazione) con stampe floreali, immagini bucoliche o forme geometriche.

MATERIALI

I materiali usati in quegli anni sono davvero diversi tra loro; quello per eccellenza (di certo un evergreen) rimane sempre il legno nelle tonalità naturali o chiare.

Negli anni ʻ50 era un classico anche lʼutilizzo di metalli lucidi, come lʼacciaio inossidabile. Questo materiale era specialmente utilizzato nelle finiture di arredamento o accessori (gambe del tavolo, lampada da terra, maniglie e accessori bagno). Oggi Colombo Design inserisce nelle proprie collezioni le finiture in PVD con un tuffo nel passato articolato e di classe.

Un altro materiale “speciale” era il vimini, un materiale presente anche nellʼera moderna. La casa si arricchisce di ceste porta riviste, porta biancheria, poltrone o sedie.

La gommapiuma di certo non può mancare. Lʼimbottitura di cuscini e divani per una sensazione di avvolgenza e comodità.

Infine ma non per importanza, troviamo lʼelemento plastica. Eh già, la discussa e famosa plastica, tanto odiata negli ultimi anni! In quel periodo però era un materiale economico e pratico che definì il boom innovativo di moltissime industrie.