Etichettatura ambientale per smaltimento rifiuti
Siete sicuri di smaltire adeguatamente i rifiuti? La raccolta differenziata non sempre viene svolta nella modalità più corretta. Questo comporta che spesso i rifiuti non sono destinati in modo proprio negli appositi bidoni.
Il Decreto Legislativo 116 del 2020 ha introdotto nuove normative e obblighi sull’etichettatura ambientale degli imballaggi. Si tratta di un importante provvedimento finalizzato a una più corretta ed efficiente gestione del processo di riciclaggio dei rifiuti da parte degli utenti, primi attori dello smaltimento.
Nonostante sia entrato in vigore a fine settembre 2020, è stato poi prorogato al 1 gennaio 2023 in modo da rispondere alle richieste delle aziende di avere a disposizione un tempo congruo per adeguarsi.
Cos’è e perché è importante
La normativa prevede l’obbligo di applicare su tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano quest’etichetta contenente informazioni sulla composizione di tutti i materiali con cui è realizzato l’imballaggio e il modo corretto per smaltirli.
L’obiettivo è quello di fornire all’utente tutte le informazioni utili per permettergli di svolgere in maniera corretta la raccolta differenziata. In questo modo si intende potenziare e migliorare la raccolta dei rifiuti e, quindi, il loro riutilizzo, recupero e riciclaggio.
Le informazioni obbligatorie da inserire
Le informazioni obbligatorie che devono essere inserite sull’etichetta sono:
- il tipo di imballaggio (descrizione scritta per esteso o rappresentazione grafica);
- l’identificazione del materiale usato (con una codifica alfanumerica ai sensi della Decisione 97/129/CE), integrata eventualmente con l’icona prevista ai sensi della UNI EN ISO 1043-1:2002 (imballaggi in plastica), oppure ai sensi della CEN/CR 14311:2002 (imballaggi in acciaio, alluminio e plastica);
- la famiglia del materiale di riferimento e l’indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata)
oppure
- indicazione sul tipo di raccolta (se differenziata o indifferenziata) e, nel caso si tratti di raccolta differenziata, indicazione del materiale di riferimento.
Le sanzioni per chi non esegue l’etichettatura ambientale
L’art.261 co.3 del D. Lgs.152/06 prevede una sanzione da 5.200 € a 40.000 € a carico di chiunque immetta sul mercato imballaggi privi delle informazioni previste dall’art. 219 co.5 del D. Lgs.152/06.
Le sanzioni possono essere applicate sia al produttore del materiale di imballaggio, sia ai commercianti e distributori.
È importante che gli imballaggi abbiano un’opportuna marcatura (apposta sull’imballaggio stesso o sull’etichetta): deve essere chiaramente visibile, di facile lettura, vedersi anche all’apertura dell’imballaggio.
La norma indica un sistema di numerazione per ogni materiale (per esempio, per la plastica la numerazione da 1 a 19, per la carta e scatole di carta la numerazione da 20 a 29 ecc.) e stabilisce che i materiali possono anche essere indicati con l’abbreviazione.
Colombo Design al passo con i tempi
Colombo Design, con l’obiettivo di rimanere al passo con i tempi, ha introdotto l’etichettatura ambientale per lo smaltimento rifiuti. Con un QR code l’utente può usufruire per svolgere una corretta raccolta differenziata e rendere il nostro pianeta un posto migliore in cui vivere.